Blitz degli indignati che ieri mattina in una cinquantina hanno occupato per ore il cortile interno del Ministero del Tesoro con striscioni e fumogeni. Prima di essere definitivamente sgomberati dalla Guardia di Finanza. Il motivo? La rivendicazione del rispetto dei risultati referendari del giugno scorso, in cui la grande maggioranza degli italiani votò per difendere il carattere pubblico dell'acqua e che non hanno ancora avuto vera attuazione. Anzi, con l'alibi della crisi, c'è il rischio che il risultato venga ribaltato e l'acqua venga inserita nei beni da privatizzare nel cosiddetto decreto sulle liberalizzazioni.