Violenze al Global forum di Napoli, j’accuse di Magistratura democratica. Usa toni decisi la corrente delle toghe nel sottolineare che «a due anni dalla condanna di alcuni poliziotti » ancora non è stato emesso un verdetto definitivo su un «un tragico pomeriggio che — sostiene Md — è stato da molti ritenuto una prova generale di quanto sarebbe accaduto nel luglio dello stesso anno a Genova, durante il vertice del G8».
Accadde a marzo del 2001 quando Napoli diventò un campo di battaglia tra No global e forze dell’ordine con scontri durissimi soprattutto in piazza Municipio. Alcuni manifestanti, durante la giornata, furono fermati, anche in ospedale, e condotti nella caserma Raniero, dove, così ha stabilito la sentenza di primo grado, furono commesse violenze ai loro danni.
«Nel gennaio del 2010 alcuni funzionari e agenti di polizia venivano condannati dal Tribunale di Napoli a seguito di un complesso dibattimento (iniziato nel 2004 con alle spalle una robusta attività di indagine) sulle violenze avvenute nel marzo del 2001 alla caserma Virgilio Raniero — scrive l’esecutivo di Md — in detta sentenza si riteneva sussistente il reato di sequestro di persona a carico dei funzionari e così si descriveva l’episodio: “All’interno della caserma si è creata una sospensione delle garanzie costituzionali poste a presidio della libertà personale del singolo, in cui, in assenza di ogni giustificazione, gli imputati hanno consapevolmente privato della loro libertà personale, con le inaccettabili modalità operative descritte in precedenza, tutti i giovani che vi sono stati trattenuti contro la loro volontà sino a quando non si conclusero le operazioni di fotosegnalamento” ».
Dieci i poliziotti condannati (tra loro due funzionari) dalla quinta sezione del tribunale che invece ha assolto altri 11 imputati.
Tra gli 8 "sequestatori" c'è anche Fabio Ciccimarra, l'attuale capo della squadra mobile dell'Aquila, sospeso da pochi giorni dalla Polizia di Stato in quanto è l'unico poliziotto ad aver fatto "bingo": non solo la condanna di primo grado per il global forum di Napoli, ma è anche tra i condannati per la Diaz di Genova. Per lui è scattata la pena irrevocabile di 3 anni e otto mesi di carcere (quasi tutti coperti da indulto) e l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.
Accadde a marzo del 2001 quando Napoli diventò un campo di battaglia tra No global e forze dell’ordine con scontri durissimi soprattutto in piazza Municipio. Alcuni manifestanti, durante la giornata, furono fermati, anche in ospedale, e condotti nella caserma Raniero, dove, così ha stabilito la sentenza di primo grado, furono commesse violenze ai loro danni.
«Nel gennaio del 2010 alcuni funzionari e agenti di polizia venivano condannati dal Tribunale di Napoli a seguito di un complesso dibattimento (iniziato nel 2004 con alle spalle una robusta attività di indagine) sulle violenze avvenute nel marzo del 2001 alla caserma Virgilio Raniero — scrive l’esecutivo di Md — in detta sentenza si riteneva sussistente il reato di sequestro di persona a carico dei funzionari e così si descriveva l’episodio: “All’interno della caserma si è creata una sospensione delle garanzie costituzionali poste a presidio della libertà personale del singolo, in cui, in assenza di ogni giustificazione, gli imputati hanno consapevolmente privato della loro libertà personale, con le inaccettabili modalità operative descritte in precedenza, tutti i giovani che vi sono stati trattenuti contro la loro volontà sino a quando non si conclusero le operazioni di fotosegnalamento” ».
Non si terrà invece il processo a carico di 25 dei 31 poliziotti rinviati a giudizio nel 2004 con le accuse minori di violenze e pestaggi sui manifestanti che parteciparono alle manifestazioni contro il Global Forum del 21 marzo 2001 a Napoli. Per loro è arrivata la prescrizione per quasi tutti i reati, chiudendo così il caso della "Bolzaneto" napoletana. Resta per 8 agenti l'accusa di sequestro di persona, unico rato non prescritto, ma di cui ancora non viene fissata l'udienza di appello.
«Sui fatti di Genova ora esiste una verità ufficiale, consacrata dalla Suprema Corte di Cassazione — aggiunge Magistratura democratica — sui fatti di Napoli non si è ancora pronunziata la Corte d’Appello territoriale a distanza di due anni e mezzo dalla decisione di primo grado, anch’essa giunta dopo molti anni dai fatti». Da qui la decisione dell’esecutivo napoletano di Md «di evidenziare che la mancanza di verità sui fatti posti in essere da chi rappresenta le istituzioni è sempre un passo indietro per la democrazia, perché incrina la fiducia dei cittadini in una giustizia uguale per tutti».Tra gli 8 "sequestatori" c'è anche Fabio Ciccimarra, l'attuale capo della squadra mobile dell'Aquila, sospeso da pochi giorni dalla Polizia di Stato in quanto è l'unico poliziotto ad aver fatto "bingo": non solo la condanna di primo grado per il global forum di Napoli, ma è anche tra i condannati per la Diaz di Genova. Per lui è scattata la pena irrevocabile di 3 anni e otto mesi di carcere (quasi tutti coperti da indulto) e l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.